Ascoli Piceno 2016 - 6 ° raduno - 50° anniversario

   

Cinquant’anni. Un battito di ciglia

 

Tornano ad Ascoli e nelle Marche gli Allievi Ufficiali di Complemento del 1966

......Gennaio 1966.  In Italia c’è il quadripartito al governo, il miracolo economico e Mennea che si impone nei 200 metri. In Vietnam la guerra, in Africa le nuove nazioni autonome iniziano il loro percorso storico dopo il colonialismo.
......Ad Ascoli inizia il 42^ corso AUC. Allievi Ufficiali di Complemento dell’Esercito: Circa 300 giovani che, in possesso del diploma di scuola secondaria superiore, avevano superato la  prescritta selezione.

......Cinquant’anni dopo un centinaio di quei giovani, oggi tutti ben oltre i 70, tornano nelle Marche, ad Ascoli, a Porto S. Giorgio, a Loreto, per ritrovare e riconfermare le fonti dei loro ideali, i valori che hanno ispirato le loro vite, per la gran parte vissuta nell’ambito civile.
......Ed anche il periodo militare non fu, per loro, solo una parentesi nella gioventù: la quasi totalità si trovò impegnata nella tremenda alluvione che sconvolse l’Italia, e Firenze in particolare, nel novembre di quell’anno.
......Soccorso alla popolazione, supporto all’ordine pubblico, interventi di emergenza: quei ragazzi parteciparono ad una delle prime e impegnative funzioni di forza militare in tempo di pace.
......Da oltre 10 anni non c’è più l’obbligo di leva, e con essa è sparita la sigla dell’AUC. Da 40 anni ad Ascoli è stato ricostituito, nella caserma “Clementi”, il 235^ Btg ftr Piceno, per l’addestramento dei volontari.
......Ma quelli del 42^ AUC non si arrendono: con una buona dose di romanticismo ed un pizzico di goliardia, hanno il loro sito internet, si incontrano da qualche anno e periodicamente in diverse città italiane, ma adesso, nel 2016, c’è da celebrare il loro cinquantenario, il loro giubileo.
......Niente male, per chi, quella volta, partiva  a fare il soldato, a 23 anni i più giovani, a 27 i  più vecchi ritardando, per i più diversi motivi, l’età della leva militare.
......Questi signori che tornano, dal 2 al 5 giugno 2016, nei luoghi che in qualche modo segnarono il passaggio da una infanzia vissuta nelle difficoltà del dopoguerra verso  una maturità in un momento di benessere nazionale, testimoniano che l’impegno civile non ha sigle né cifre identificative, ma solo valori e ideali da preservare e trasmettere, anche oggi.

 

Porto S. Giorgio, maggio.2016

 



           

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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